Vai al contenuto principale
Oggetto:
Oggetto:

Storia e genere

Oggetto:

Anno accademico 2018/2019

Codice dell'attività didattica
STS0169
Docente
Marta Luisa Madero (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea magistrale in Scienze storiche
Anno
1° anno
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
M-STO/01 - storia medievale
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Prerequisiti
L'insegnamento sarà attivo dall'a.a. 2018-2019
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

I temi trattati e le competenze attese sono parte essenziale della formazione del percorso di studi in storia. In particolare il corso intende offrire una base di conoscenze utili per comprendere le metodologie di ricerca e sviluppare una critica delle fonti.

 

Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi

Conoscenza e comprensione: al termine dell'insegnamento lo studente dovrà conoscere:

- problemi e metodi della storia medievale;

- problemi di periodizzazione delle fasi dell'età medievale;

- forme del potere e strutture sociali nelle diverse fasi del Medioevo occidentale;

- evoluzione delle organizzazioni ecclesiastiche e controllo sulla vita dei fedeli;

- tendenze del pensiero giuridico laico ed ecclesiastico dell'età medievale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione / Autonomia di giudizio

Lo studente dovrà essere in grado di applicare queste conoscenze per inquadrare e contestualizzare i diversi momenti e sviluppi specifici della storia medievale, con un'adeguata capacità di valutazione e giudizio delle fonti analizzate a lezione.

Abilità comunicative

Lo studente dovrà acquisire un adeguato lessico specifico, per quanto riguarda le istituzioni, le forme sociali, la religiosità e i meccanismi economici dell'età medievale.

Capacità di apprendimento

L'insegnamento si pone come obiettivo specifico lo sviluppo della capacità degli studenti di apprendere la complessità delle evoluzioni storiche, che costituisce una delle capacità fondamentali per l'insieme degli studi umanistici.

 

Oggetto:

Modalità di insegnamento

Il corso si tiene con lezioni frontali e la partecipazione di altri docenti. Visto il carattere seminariale, di lettura delle fonti proposta dal docente visiting, si richiede la frequenza e la partecipazione attiva degli studenti che devono discutere le letture date di volta in volta

 

Oggetto:

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il corso prevede la partecipazione diretta e attiva degli studenti con una parte della valutazione in itinere; l'apprendimento sarà verificato preferibilmente attraverso la redazione di un elaborato scritto alla fine del corso.

 

Oggetto:

Programma

Matrimonio, persone, cose nel diritto comune  (XII-XV secolo)

Dal XII secolo la rinascita del diritto e lo sviluppo della teologia sacramentale stabiliscono nuove forme di normativa e di relazioni religiose degli individui fra loro stessi e con Dio, forme che hanno influenzato profondamente il discorso sulla natura umana. Nello stesso tempo la riforma gregoriana rivendica per la chiesa la competenza esclusiva nei campi del matrimonio e della filiazione. Il tratto essenziale della riflessione dottrinale dei canonisti – che ha influenzato la legislazione civile fino al 18 secolo e oltre – è la posizione centrale delle relazioni sessuali all’interno delle leggi sul matrimonio. 

L’atto sessuale diventa a partire dal XII secolo un oggetto giuridico completo e una condizione di perfezionamento del sacramento. Un tratto essenziale della canonistica classica è l’uso non metaforico del linguaggio proprietario ai rapporti sessuali: al contrario, i giuristi applicano in senso letterale i criteri giuridici che reggono i rapporti fra uomini le cose e delle cose tra loro.

Il corso, basato su un approccio casistico (per casi giuridici) e su uno studio antropologico del pensiero giuridico, e intende contribuire a una riflessione sui metodi e la storicità del diritto contemporaneo proponendo un’archeologia delle relazioni sessuali.

Marriage, persons, things in the ius commune (XIIth-XVth centuries)

From the 12th century on, the legal renaissance and the development of a sacramental theology, establish the forms of normative and liturgical relations of individuals between themselves and with the divine -forms that have deeply shaped a lasting discourse on human nature-, while the Gregorian Reform signals the beginning of a church policy that imposes its exclusive competence in the field of marriage and filiation. The structure and concepts of civil legislation on the field, until the 18th century and even beyond, borrow largely from the Roman-Canon system. The most essential trait of the ensuing doctrinal construction is the setting of the sexual relationship at the centre of the law on marriage. The resilience of that construction means that even today law struggles in conceiving elective bonds among persons without a reference to their sexual substratum, as well as forms of parenthood that do not obey to biological data.

The seminar – methodologically based on A- a casuistic approach; and B- an anthropology of legal thought, intends to contribute to an essential interrogation in contemporary legal thought: that of the limits between persons and things. Medieval law offers many examples of the treatment of the relationship between humans as if they were relationships between things, or between persons and things – it is in fact the case in marital law. This strategy of ‘reification’ of relations between humans even seems to have been the par excellence way to conceive relations of power and submission for centuries.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

I materiali del corso saranno forniti durante il seminario.

I non frequentanti sono pregati di concordare un programma alternativo con il docente.

 



Oggetto:
Ultimo aggiornamento: 08/02/2019 12:32

Non cliccare qui!